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La crisi dell’energia diventa la crisi dei trasporti

Il caro-energia frena i trasporti e la logistica - PCA Consultative Broker
Il caro-energia frena i trasporti e la logistica - PCA Consultative Broker

La difficilissima condizione che vivono migliaia di operatori alle prese con il rincaro dei carburanti registrato negli ultimi mesi non accenna a placarsi e sta rendendo difficilmente sostenibile continuare ad esercitare l’attività. Gli aumenti delle materie prime, di luce e gas infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto).

QUANTO COSTANO I TRASPORTI IN ITALIA!

In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio colpisce il carrello della spesa delle famiglie e i costi delle imprese. È quanto emerge da una indagine della Coldiretti, la più importante associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, sugli effetti del nuovo aumento di benzina e gasolio.

Secondo quanto sottolineato da Coldiretti, l’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – continua la Coldiretti – è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

In questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.

LA BOLLETTA È SALATA

Rispetto al 2019, ammonta a quasi 36 miliardi di euro l’extra costo che le imprese italiane sosterranno quest’anno a causa dell’aumento del prezzo delle tariffe elettriche. Nel giro di 3 anni, infatti, il costo della bolletta della luce in capo alle aziende è pressoché raddoppiato. Un incremento spaventoso che, sommato al rincaro del gas, costringerà molte attività, almeno temporaneamente, a chiudere gli impianti produttivi.

I calcoli sono stati effettuati dall’Ufficio studi della Cgia che, per l’anno in corso, ha ipotizzato un consumo complessivo di energia elettrica delle imprese pari a quello registrato nel 2019 (anno pre-Covid). Si è inoltre stimata per il 2022 una tariffa media dell’energia elettrica per le imprese pari a 150 euro per MWh. Si segnala, altresì, che le principali istituzioni prevedono una progressiva (anche se non velocissima) riduzione nel corso di tutto il 2022. A dicembre 2021 il prezzo medio dell’energia elettrica per le imprese aveva toccato i 281 euro per MWh (la media 2021 era pari a 125,5 euro per MWh).

I comparti più colpiti potranno essere quelli che registrano i consumi di energia elettrica più significativi. In base ai consumi elettrici del 2019, spiccano metallurgia, commercio, cinema, teatri, discoteche, lavanderie, parrucchieri, estetiste, alimentari, alberghi, bar e ristoranti – e ovviamente trasporto e logistica.

I TRASPORTI DI MERCI, SEMPRE PIU’ COSTOSI

Il caro energia e carburante sta generando non poche preoccupazioni per tutti gli operatori del settore della logistica e trasporti. Si tratta di una preoccupazione motivata perché i margini di profitto si stanno assottigliando sempre più generando difficoltà nella gestione operativa di molte imprese. Nonostante la situazione attuale non sia tra le più incoraggianti, le analisi sul settore mostrano un trend di crescita almeno fino al 2024. Si tratta di una crescita dovuta soprattutto all’ulteriore sviluppo degli acquisti online. Grazie alla crescita dei volumi di vendita tramite e-commerce sempre più aziende stanno aprendo magazzini o si stanno rivolgendo ad aziende di logistica per la gestione delle merci. In questo sistema energia e carburante sono costi importanti che si aggiungono a quelli, anch’essi aumentati, di locazione.

I costi in aumento e l’inflazione alle stelle stanno facendo registrare un improvviso rallentamento che difficilmente si trasformerà in una frenata. Se l’economia mondiale si accinge a registrare percentuali di crescita più basse del previsto, lo stesso non accade alla logistica e movimentazione merci che può contare su una fortissima richiesta del mercato.

Ogni impresa, grande o piccola che sia, deve per forza gestire in maniera corretta ed efficiente il magazzino merci per soddisfare la domanda del mercato in tempi sempre più brevi. Per rendere più efficienti i processi e ottimizzare la supply chain, la tecnologia offre un grande aiuto. Inoltre, le tecnologie più innovative sono in grado di supportare la logistica al fine di ridurre il più possibile l’impatto ambientale.

 

PCA resta al fianco dei suoi interlocutori per monitorare, aggiornare e confrontarsi su queste dinamiche e fornire una consulenza strategica tempestiva e a tutto campo.

 

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