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Il nuovo welfare aziendale

L'evoluzione del Welfare Aziendale con il Covid-19 - PCA Consultative Broker
L'evoluzione del Welfare Aziendale con il Covid-19 - PCA Consultative Broker

La pandemia da Covid-19 ha colpito tutti, imprese, professionisti, lavoratori. L’emergenza sanitaria ha acutizzato i bisogni sociali all’interno delle aziende e reso più evidente l’interdipendenza fra gli assetti economici e gli equilibri ambientali. Anche il campo d’azione del welfare ne sarà influenzato in due direzioni:

  1. si dovranno adottare in azienda misure che, oltre a soddisfare gli interessi dei lavoratori, non abbiano impatti ambientali;
  2. sarà necessario rafforzare i legami fra le azioni di welfare delle imprese e le scelte degli enti e delle istituzioni locali.

 

Mai come oggi il concetto di “people care” assume ancora più valore rispetto a qualche mese fa. Una pandemia mondiale ha portato dei cambiamenti mai visti prima nella quotidianità delle persone e il lavoro è uno dei principali settori che uscirà rinnovato da questo periodo drammatico. L’impegno non deve essere semplicemente quello di far ripartire il lavoro, ma di ripensarlo. Abbiamo visto in questi mesi come le persone si siano adattate a cambiamenti radicali e improvvisi: in alcuni casi la produttività è addirittura aumentata. La sfida è sviluppare un nuovo concetto di lavoro che parta dal benessere del lavoratore, dalla conciliazione tra impiego e vita privata, dalla condizione della donna nel mondo del lavoro (PCA sostiene sempre Dive In Festival), alla salute e alla sicurezza. Su questi concetti occorre costruire nuovi piani welfare sempre più completi, attuali, pensati partendo dai bisogni e dalle necessità delle persone.

I cambiamenti ci saranno necessariamente, perché cambiando in modo così radicale le modalità di lavoro si modificheranno le richieste che verranno dai dipendenti. Resterà comunque prioritaria la questione salute: i sistemi di sanità integrativa sono considerati un supporto fondamentale per il sistema sanitario nazionale e rispondono ai bisogni di protezione della salute che sono in continuo cambiamento. Oltre a questo, ci saranno necessariamente nuove esigenze sociali legate agli sviluppi di questo particolare periodo basati su una nuova gestione del tempo, del lavoro, della vita privata. Ci dobbiamo preparare a un nuovo welfare con proposte sempre più innovative.

QUALE WELFARE AZIENDALE PER IL FUTURO?

Il tema della sicurezza e della protezione dai rischi di contagio è infatti apparso subito centrale nella gestione aziendale e nella contrattazione fra le parti. Si è toccato con più immediatezza che nel passato la centralità di questo tema per la qualità del lavoro e per il benessere delle persone.

Le implicazioni per la qualità del lavoro e del benessere delle persone sono diverse: possono andare dalla riduzione dei tempi e dei costi degli spostamenti dei lavoratori, al miglioramento del work life balance, ad aspetti generali come il migliore utilizzo degli spazi per i lavoratori, la riduzione dello stress e dei rischi di infortunio.

Inoltre, la gestione di questi aspetti, come quelli della prevenzione e della sicurezza, si presta a favorire la partecipazione di tutte le componenti aziendali, con ricadute potenzialmente positive sul clima aziendale.

La diffusione del lavoro agile gestito nei modi indicati può inoltre contribuire a rafforzare un’area del welfare aziendale, quello della conciliazione fra tempi di vita e di lavoro, che ha già avuto sviluppo in molte realtà aziendali analizzate.

Alcune misure adottate da molte aziende sono direttamente legate all’emergenza sanitaria:

  • rimodulazione degli orari di lavoro e dei turni per favorire una migliore distribuzione del lavoro in condizioni di sicurezza
  • integrazione da parte della azienda di permessi e ferie per ridurre il ricorso alla cassa integrazione
  • scelta di ferie di emergenza riguardanti i lavoratori impiegati in aree aziendali colpite da forti cali di attività allo stesso fine di limitare il ricorso alla cassa integrazione
  • adozione di forme di solidarietà quali il fondo-ore negoziato che permette ai dipendenti di donare le ferie fino all’annullamento del passivo individuale ai colleghi che hanno ferie da recuperare.

 

Le esperienze dell’emergenza hanno sottolineato la necessità di rafforzare i congedi e gli altri strumenti volti a liberare spazi a vari fini, in particolare alla cura dei figli e alla vita familiare, fruibili da ambedue i genitori. Anche queste sono esigenze destinate a durare oltre l’emergenza.

OBIETTIVO QUALITA’ DELLA VITA

È significativo che il miglioramento dell’equilibrio fra lavoro e vita privata dei lavoratori costituisca uno dei più importanti obiettivi indicati dalle aziende nei progetti di gestione del personale e di progettazione del welfare.

Dunque l’emergenza sanitaria ha introdotto un’altra serie di priorità nella scelta delle misure di welfare. Si tratta di misure diverse; alcune dirette a integrare il reddito dei lavoratori coinvolti nella crisi, in particolare a integrare e anticipare le prestazioni degli ammortizzatori sociali, altre intese a far fronte alla domanda crescente di servizi sanitari di vario genere, dalla distribuzione di mascherine alla messa a disposizione gratuita di controlli e di strumenti diagnostici, fino all’ampliamento delle prestazioni dei fondi sanitari integrativi sia aziendali sia di settore.

Ecco perché il welfare aziendale è chiamato a svolgere funzioni non solo marginali ma sempre più “strutturali” per il benessere individuale e collettivo dei lavoratori e delle loro famiglie. Questo è un motivo di più per rispondere all’esigenza di promuoverne una diffusione equilibrata fra i gruppi sociali, fra le aziende e fra i territori e di finalizzare meglio il suo sviluppo a finalità di utilità generale e di eguaglianza.

 

PCA ha accettato la nuova sfida del Welfare: per conoscere in dettaglio la nostra consulenza strategica e i nostri servizi innovativi, vi invitiamo a consultare la nostra presentazione: link di download 

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Grazie per l’attenzione e la lettura!

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