La riassicurazione è un contratto in cui una Compagnia di assicurazione (cedente) trasferisce una parte o la totalità del rischio relativo a un contratto di assicurazione (polizza) a un’altra Compagnia di assicurazione (riassicuratore).
La riassicurazione può essere utilizzata per una varietà di motivi, tra cui:
- Ridurre l’esposizione al rischio: una compagnia di assicurazione può trasferire a un riassicuratore una parte o la totalità del rischio relativo a una polizza, riducendo così la sua esposizione al rischio.
- Aumentare la capacità di assunzione dei rischi: una compagnia di assicurazione può trasferire parte del rischio relativo a una polizza a un riassicuratore, aumentando così la sua capacità di assumere nuovi rischi.
- Ottimizzare il portafoglio dei rischi: una compagnia di assicurazione può trasferire i rischi che non rientrano nella sua strategia di investimento a un riassicuratore, ottimizzando così il suo portafoglio dei rischi.
La riassicurazione può essere effettuata tra Compagnie di assicurazione situate in UE e Paesi terzi. In questo caso, è necessario assicurarsi che il quadro normativo del paese terzo sia equivalente a quello dell’UE.
IL QUADRO E I VINCOLI DI SOLVENCY II
Se il concetto di riassicurazione è di facile comprensione, lo è molto meno la cornice normativa in cui ha luogo nell’Unione Europea: il quadro normativo si chiama Solvency II e si applica alle Compagnie di assicurazione nell’Unione Europea. Lo scopo di Solvency II è garantire che le compagnie di assicurazione dispongano di un livello adeguato di capitale per far fronte ai rischi che assumono.
Solvency II si applica anche alla riassicurazione: Le Compagnie di assicurazione che effettuano operazioni di riassicurazione devono rispettare gli stessi requisiti di capitale di quelle che non ne effettuano.
Inoltre, Solvency II prevede una serie di requisiti specifici per la riassicurazione tra compagnie di assicurazione situate nell’Unione Europea e quelle situate in Paesi terzi. Ad esempio, le compagnie di assicurazione che effettuano riassicurazione con compagnie in Paesi terzi devono assicurarsi che tali compagnie estere siano sottoposte a un quadro normativo equivalente a quello dell’UE.
EIOPA PROPONE UN DIBATTITO PUBBLICO
Per sciogliere questo groviglio normativo, che rischia di nuocere all’operatività, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha da poco avviato (luglio 2023) una consultazione pubblica sulla sua “Dichiarazione di vigilanza” della riassicurazione con Paesi terzi.
Tale Dichiarazione definisce le aspettative di vigilanza in diverse aree, tra cui la valutazione del contesto aziendale, quando si ricorre alla riassicurazione di Paesi terzi e l’importanza di un dialogo tempestivo con la vigilanza. Include anche considerazioni su come valutare gli accordi di riassicurazione e i sistemi di gestione del rischio delle imprese in relazione al ricorso a riassicuratori di Paesi terzi. Infine, la bozza di Dichiarazione di vigilanza prevede strumenti che contribuiranno a mitigare eventuali rischi aggiuntivi che potrebbero sorgere.
La Dichiarazione garantirà una vigilanza di alta qualità sugli assicuratori che hanno stipulato accordi di riassicurazione con riassicuratori di Paesi terzi – perché il dialogo è particolarmente incoraggiato nei casi in cui ci sia un livello significativo di rischio.
La proposta di dibattito pubblico online su questa Dichiarazione è un’opportunità per le parti interessate a fornire feedback sulla dichiarazione di vigilanza sulla riassicurazione con paesi terzi. EIOPA incoraggerà le parti interessate a fornire feedback su tutti gli aspetti della dichiarazione, tra cui:
- Il livello di dettaglio della dichiarazione.
- La chiarezza e la leggibilità della dichiarazione.
- L’applicabilità della dichiarazione.
- L’impatto della dichiarazione sulle compagnie di assicurazione e sui consumatori.
Il feedback delle parti interessate sarà utilizzato dall’EIOPA per migliorare la dichiarazione di vigilanza sulla riassicurazione con Paesi terzi. L’EIOPA, infine, pubblicherà un resoconto del dibattito pubblico online entro la fine del 2023.
Questo il link per partecipare al dibattito pubblico online
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