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AI: le assicurazioni danni ci credono, piu’ dei clienti

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Il World Property and Casualty Insurance Report 2024, ha esaminato in dettaglio le pratiche di underwriting nel settore assicurativo, mettendo in luce diverse sfide organizzative che frenano l’efficacia di queste attività. Solo l’8% delle compagnie assicurative del ramo danni emerge come pioniera, distinguendosi per l’uso efficace di dati e processi automatizzati basati sull’intelligenza artificiale (AI), che ottimizzano le valutazioni e decisioni di rischio. Questi innovatori favoriscono una maggiore collaborazione e trasparenza con i clienti e pongono gli underwriter al centro delle decisioni strategiche.

TANTO ACCELERATORE E UN PO’ DI FRENO

Il rapporto sottolinea che il ramo danni è sotto pressione a causa dell’inflazione che erode il potere d’acquisto degli assicurati, portando a una domanda crescente per riduzione dei costi e maggiore semplicità e trasparenza. Il 42% degli assicurati trova il processo di underwriting troppo complicato, e il 27% ha cambiato compagnia negli ultimi due anni cercando premi più vantaggiosi e coperture migliori. Questa situazione è aggravata da un aumento dei premi e da un combined ratio che supera il 100%, spinto da catastrofi naturali, complessità normative e rischi emergenti come le minacce cyber e la diffusione dell’intelligenza artificiale generativa.

I dirigenti del settore hanno identificato varie difficoltà organizzative che ostacolano la capacità di soddisfare i clienti, tra cui l’accesso insufficiente ai dati (54%), sistemi obsoleti (51%) e la mancanza di competenze specifiche (47%). Nonostante i benefici dell’AI e del machine learning (ML) nell’underwriting e nella riduzione delle frodi siano riconosciuti dal 62% dei dirigenti, solo il 43% degli underwriter si fida regolarmente dei suggerimenti automatizzati degli strumenti di analisi predittiva. Questa esitazione è spesso dovuta alla percezione di una complessità eccessiva (67%) e preoccupazioni sulla affidabilità dei dati (59%).

PER SCALARE DI MARCIA

Per superare questa riluttanza, il rapporto suggerisce di coinvolgere gli underwriter fin dalle prime fasi del processo, ottenendo il loro consenso e mantenendo un’interazione umana per spiegare e rendere trasparenti i modelli di AI/ML e valutare continuamente i progressi. Nonostante alcuni siano avanzati in queste aree, sono poche le compagnie che riescono a dimostrare capacità di leadership nel settore, offrendo soluzioni di underwriting rapide, imparziali e all’avanguardia.

Il report evidenzia che meno del 13% dei leader di mercato fallisce nel raggiungere gli obiettivi di business legati a queste priorità, un risultato migliore rispetto al 21-36% delle compagnie tradizionali. La maggioranza dei dirigenti (83%) ritiene che i modelli predittivi saranno fondamentali per il futuro dell’underwriting, anche se solo il 27% afferma che la propria azienda possiede capacità avanzate in questo campo.

Per sfruttare al meglio i dati e le informazioni utili, è necessario adottare un ecosistema di dati sicuro. Tuttavia, il 53% degli assicurati esprime preoccupazioni per la quantità di informazioni personali raccolte, anche se circa due terzi sono disposti a condividere più dati in cambio di trasparenza, sconti e rassicurazioni sulla sicurezza delle informazioni.

Le compagnie assicurative danni affrontano una significativa sfida nel rispondere alle esigenze di dati necessari per i loro underwriter, con un divario notevole tra l’importanza dei vari tipi di dati e la maturità relativa alla loro gestione. Solo il 12% delle compagnie è in grado di acquisire efficacemente dati dai dispositivi connessi che forniscono informazioni in tempo reale, e il 49% degli underwriter attribuisce valore ai dati delle immagini dei droni, anche se pochissime compagnie sono attrezzate per analizzarli e utilizzarli efficacemente. Questa carenza di competenze in termini di dati danneggia l’attività principale delle compagnie assicurative, con il 77% che riscontra una valutazione incompleta del rischio e il 73% che affronta una ridotta accuratezza nel pricing.

NASCE UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS

Il settore assicurativo, tradizionalmente percepito come conservatore, sta vivendo una trasformazione radicale. Spinto dalle esigenze emergenti dei consumatori, dall’avanzamento tecnologico e da cambiamenti normativi significativi, il futuro delle assicurazioni si prospetta ricco di sfide e opportunità. Per mantenere la competitività e soddisfare le aspettative, le compagnie assicurative dovranno non solo adattarsi ma anche anticipare le tendenze del mercato. La condivisione dei rischi tra più parti, le assicurazioni on-demand e i modelli peer-to-peer potrebbero diventare più comuni. Questi modelli offrono flessibilità e possono ridurre i costi per i consumatori, mentre apportano nuove dinamiche di mercato per le compagnie.

Le compagnie assicurative del futuro saranno caratterizzate da un’accelerazione dell’adozione tecnologica, un maggiore focus sulla personalizzazione e la sostenibilità, oltre a una regolamentazione agile che possa supportare l’innovazione responsabile. Le compagnie che, come PCA, riusciranno ad anticipare e adattarsi a queste tendenze saranno i pionieri di un nuovo modello di sviluppo in sicurezza, offrendo servizi che rispondono veramente alle esigenze dei loro clienti in un mondo in un’evoluzione così critica.

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