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Catastrofi naturali: assicurazioni e governi insieme

Catastrofi naturali: assicurazioni e governi insieme - PCA Consultative Brokers
Catastrofi naturali: assicurazioni e governi insieme - PCA Consultative Brokers

Il mercato assicurativo è chiamato ad affiancare i governi nel fronteggiare i fenomeni meteorologici estremi. Questo perché i governi non riescono a sostenere da soli l’aumento della gravità e della frequenza di tempeste, incendi e inondazioni in sempre più parti del mondo.

LE ASSICURAZIONI AL FIANCO DEI GOVERNI

“Il settore assicurativo deve farsi avanti e svolgere il proprio ruolo nell’elaborazione di un sistema assicurativo che funzioni in queste particolari situazioni” – ecco il messaggio chiave di Moody’s RMS, che fornisce modelli per aiutare gli assicuratori a valutare le potenziali perdite dovute alle catastrofi naturali.

Questo invito giunge nel momento in cui si intensifica, nel mondo anglosassone, il dibattito all’interno del settore assicurativo su come fornire assicurazioni in zone del mondo soggette a fenomeni meteorologici estremi, come la Florida, la California e l’Australia. I riassicuratori hanno subito anni di perdite elevate, specialmente dalle catastrofi immobiliari. Questo complica il conto economico, perché fa lievitare i prezzi e moltiplicare il livello di rischio.

Per questo sono in fase di adozione modelli di analisi più approfondite, e nuove forme di prevenzione dei sinistri per sostenere l’esposizione dei riassicuratori.

ANCORA PIU’ DANNI IN ARRIVO

Negli ultimi anni, i sinistri legati alle catastrofi naturali hanno costantemente superato le aspettative, portando a riconoscere che l’effetto del cambiamento climatico sia sottovalutato.

Lo dimostra ora uno studio pionieristico condotto dall’Università di Bristol e da Fathom, leader globale nella modellazione del rischio idrico.

I rischi di alluvione possono ancora essere notevolmente ridotti, se tutte le promesse globali di riduzione delle emissioni di carbonio verranno mantenute. Viceversa, le perdite annuali da alluvione potrebbero aumentare di oltre un quinto nel prossimo secolo, a causa del cambiamento climatico.

Se la COP26 e gli obiettivi climatici net-zero non saranno raggiunti, i costi annuali delle inondazioni potrebbero aumentare, nel caso del Regno Unito, dal 13% al 23% nel prossimo secolo, a seconda delle diverse proiezioni.

Sebbene gli scenari climatici più ottimistici prevedano solo aumenti modesti delle perdite dovute alle alluvioni a livello nazionale, questi nuovi dati dimostrano come ciò nasconda variazioni drammatiche all’interno del Paese, con alcune località che registrano grandi cambiamenti e altre che ne subiscono pochi. Questo è il risultato del cambiamento dei modelli di precipitazioni future, della portata dei fiumi e dell’innalzamento del livello del mare, che porta alle differenze regionali che abbiamo previsto”, ha dichiarato Paul Bates, professore di idrologia e presidente di Fathom.

L’EUROPA SI PREPARA AD UN NUOVO STRESS TEST – ANCHE CON LE ASSICURAZIONI

L’Unione Europea sta iniziando a preparare il prossimo stress test della regione per misurare la preparazione del settore finanziario ai cambiamenti climatici, che coinvolgerà per la prima volta anche il settore assicurativo.

A inizio marzo la Commissione europea ha chiesto alle agenzie competenti di iniziare a preparare lo stress test, secondo i documenti pubblicati sul sito web dell’EIOPA, l’autorità di regolamentazione del settore assicurativo dell’UE. Il test, che dovrà essere pubblicato entro il primo trimestre del 2025, fa seguito a un test simile del 2022, che ha messo le banche di fronte a scenari molto più blandi di quanto temuto da molti operatori del settore.

Dobbiamo essere consapevoli di ogni potenziale vulnerabilità del settore finanziario, e di come lo stress del sistema finanziario potrebbe influire sulla transizione verso gli obiettivi del 2030“, ha scritto il direttore generale dell’UE John Berrigan, riferendosi all’obiettivo dell’UE di ridurre le emissioni di gas serra entro la fine del decennio.

L’inclusione degli assicuratori segna un ampliamento dei preparativi della regione per la transizione del settore. Secondo i dati elaborati da Munich Re, le perdite assicurate dovute ai cambiamenti climatici raggiungeranno i 120 miliardi di dollari nel 2023, in un settore generalmente considerato a rischio di rapidi aumenti delle perdite, dovute a eventi meteorologici e climatici.

 

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