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Logistica 2022: “Eppur si muove”

Logistica e Assicurazioni: una coppia fedele - PCA Consultative Broker
Logistica e Assicurazioni: una coppia fedele - PCA Consultative Broker

La logistica italiana è un settore duramente colpito dalla pandemia ma che ha saputo reagire con forza, recuperando i volumi movimentati in quasi tutti i comparti. Ma il ruolo delle assicurazioni è sempre più importante nel contesto di incertezza internazionale.

UN TREND CHE RICOMINCIA A CRESCERE

In Italia il mercato delle strutture logistiche nel 2021 ha fatto registrare un balzo degli investimenti a 2,8 miliardi di euro, quasi l’87% in più rispetto agli 1,5 miliardi del 2020. Ciò ha spinto il comparto in vetta alle allocazioni di capitale grazie alla crescente attenzione degli investitori istituzionali esteri e all’aumento di domanda di spazi in quei mercati cosiddetti secondari, come le città di provincia a più alto potenziale.

Questa in sintesi la fotografia appena scattata dall’Almanacco della Logistica 2022 elaborato dal Centro Studi Confetra – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica: “Il forte rimbalzo della produzione industriale italiana nel 2021 (+11,8 per cento) – spiega una nota dell’associazione – ha portato ad una consistente ripresa degli scambi con l’estero sia in import che in export e, conseguentemente, una buona ripresa della logistica in tutte le modalità di movimentazione delle merci, con le dovute differenze. Il Prodotto Interno Lordo ha fatto registrare una crescita del +6,6 per cento non sufficiente a recuperare la forte contrazione dell’anno pandemico (-3,0 per cento rispetto al 2019) e le componenti che hanno trainato questa ripresa continuano ad essere, ma del resto lo sono da oltre dieci anni, le esportazioni e in misura minore le importazioni”.

TURBOLENZA SULLE SUPPLY CHAIN

La pandemia ha provocato “perturbazioni” nella supply chain; per questo motivo sempre più aziende si affidano all’automazione e alla digitalizzazione per ottimizzare i loro processi logistici.

L’obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro sicuro e che si adatti alle interruzioni che possano presentarsi, sia nell’approvvigionamento delle materie prime di provenienza internazionale, sia nella spedizione e nel trasporto di prodotti su scala nazionale. Tutto ciò, accompagnato da una crescita sempre più veloce del commercio elettronico, con tempi di consegna che, a livello locale, possono essere anche di pochi minuti. Alla luce di questo, queste sono le previsioni sui trend della logistica nel 2022.

Per interruzione della supply chain s’intende qualsiasi alterazione, in qualunque fase della catena di approvvigionamento e distribuzione, causata da agenti esterni al prodotto, come ad esempio le condizioni metereologiche, le modifiche nella legislazione o gli attacchi informatici. Una supply chain resiliente è pronta ad affrontare e ridurre al minimo le interruzioni che possono presentarsi ed è in grado di recuperare il livello di servizio, fabbricazione e distribuzione dopo possibili incidenti.

PERCHÉ È IMPORTANTE L’ASSICURAZIONE PER IL TRASPORTO CARGO DELLE MERCI

Un primo elemento di incertezza che complica la vita delle aziende è dato dal fatto che i fornitori di solito non rivelano il loro modello di valutazione del rischio e ciò complica il lavoro dei responsabili degli acquisti e dei risk manager. La mancanza di trasparenza e standardizzazione del modello di valutazione del rischio utilizzato dai fornitori rende difficile confrontare i modelli di gestione dei rischi adottati dai vari fornitori.

Questo a sua volta chiama in causa una complicazione ancora più grande. Le merci in transito sono suscettibili a tutti i tipi di problemi imprevisti e incidenti, dalla rottura alla scomparsa. Ciò può causare perdite finanziarie, investimenti, clienti e potrebbe condurre addirittura al fallimento.

Inoltre è opinione diffusa, ma infondata, che le società di trasporto siano responsabili del ritiro e della consegna dei beni – intatti. Tuttavia, sono da considerare sempre le numerose situazioni problematiche che possono verificarsi: come cattive condizioni meteorologiche, incidenti e persino furti – per esempio:

  • Container persi in mare: nel triennio 2014-2016, in media ogni anno vengono persi in mare 733 container – senza tenere conto di quelli soggetti a eventi e danni catastrofici. Si tratta di un notevole aumento rispetto al periodo precedente 2011-2013, durante il quale solo 350 container sono andati persi ogni anno.
  • Danni al carico: il carico viene danneggiato molto frequentemente e la merce danneggiata risulta essere il reclamo numero uno delle aziende mittenti. Ci sono certamente misure da adottare per evitare danni al carico (es.: bloccare e rinforzare il carico), tuttavia non c’è mai alcuna garanzia che una preparazione adeguata da parte del mittente impedisca al carico di subire danni. Le gru possono perdere i container, i camion finiscono coinvolti in incidenti, per non parlare di uragani, tornado ed altre calamità naturali.
  • Responsabilità limitata del vettore: i vettori, per legge, non sono responsabili di molte cause comuni di perdita che si verificano durante il trasporto. Anche in caso di responsabilità dei vettori, la responsabilità in caso di perdita è limitata – per contratto nella polizza di carico oppure per legge.

 

Per tutti questi motivi (che rappresentano solo le casistiche più diffuse), è molto importante decidere di stipulare una polizza assicurativa per il carico, che può coprire l’azienda per qualsiasi cosa, da una perdita parziale alla perdita totale dei beni.

 

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