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L’anno del futuro: i grandi trend, analizzati da PCA

BEST OF TRENDS
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Nel 2018 l’innovazione nel campo assicurativo ha dato un’incredibile accelerata, sia a livello di ricerca, sia nello sviluppo pratico. Non si tratta solo di tecnologie, ma di vere e proprie trasformazioni del modo di interpretare, lavorare e fare business. E’ stato l’anno dell’Insurtech, le tecnologie applicate alle assicurazioni. Ma in un modo così dirompente da mettere in discussione anche fondamenta ritenute finora più stabili. Ecco perché PCA nel 2018 ha seguito e studiato con particolare impegno (come dimostrano i numerosi post sul nostro sito) queste evoluzioni: per comprenderle e condividerle con i Clienti – perché ogni innovazione porta con sé certamente nuovi vantaggi, ma anche nuovi rischi e la nostra missione è convertire i rischi in nuove opportunità di business.

SEMPRE PIÙ INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il 2018 è stato l’anno del “boom” di ricerche, prodotti e servizi per l’Insurtech (la crasi tra Insurance e Technology, quindi l’applicazione delle nuove tecnologie digitali al mondo delle assicurazioni) effettuati in tutto il mondo tra aprile e giugno di quest’anno. Questo boom è particolarmente vivace nel settore dell’assicurazione vita e salute. Qui in ballo non c’è solo la possibilità di sviluppare un dialogo in tempo reale con i clienti tramite i sempre più diffusi chatbot. C’è la concreta possibilità di spostare l’attenzione delle assicurazioni su un’offerta di più alto livello per offrire una vera e propria partnership con i clienti e tutelare vite più lunghe e più sane. Nuovi prodotti assicurativi si stanno diffondendo in modo esponenziale grazie ai progressi nella comprensione genetica e biologica del corpo umano e ad un rapido aumento dei dispositivi “wearable” (come gli smartwatch) che raccolgono e trasmettono dati sulla salute in tempo reale.

L’intelligenza artificiale è sempre più un argomento caldo per il mercato assicurativo. Le innovazioni e le applicazioni per dati, algoritmi e intelligenza artificiale all’interno del mondo assicurativo sono ormai a portata di integrazione. Dunque è una congiuntura storica e strategica per il futuro prossimo delle assicurazioni: adottare stabilmente l’innovazione oppure proseguire con i modelli tradizionali? Entrambe le alternative hanno un costo. Dipende quale sia il costo più alto.

Poiché i sensori continuano a proliferare in tutti i contesti, da infrastrutture intelligenti a milioni di dispositivi domestici collegati, fino ad ambienti medici-intelligenti, potremo porre qualsiasi domanda, sempre e ovunque – ed ottenere come risposta dati aggiornati, completi e personalizzati. Probabilmente l’applicazione assicurativa più eccitante della convergenza dell’intelligenza artificiale con i sensori è nel settore sanitario. Gli enormi progressi nello screening genetico ci stanno abilitando con conoscenze predittive sui nostri rischi per la salute a lungo termine.

Adottando un approccio ecosistemico, gli assicuratori tradizionali e le aziende dell’insurtech saranno presto in grado di collaborare per fornire servizi di minimizzazione del rischio nel settore sanitario. Utilizzando i dati dei sensori e le raccomandazioni personalizzate guidate dall’intelligenza artificiale, le partnership assicurative potrebbero mantenere i consumatori sani, riducendo drasticamente il costo dell’assistenza sanitaria. Le aziende di Insurtech stanno aggredendo rapidamente il mercato assicurativo, mentre IoT, veicoli autonomi e screening genetico stanno rapidamente riducendo l’impatto dei rischi. Così i servizi orientati all’Intelligenza Artificiale stanno rapidamente spingendo gli assicuratori tradizionali fuori dal mercato.

Le maggiori compagnie di assicurazione di oggi iniziano a non ignorare più questo scenario (e questo nuovo mercato), perché rappresenta una delle maggiori opportunità future.

PERCHÉ SERVE IL “CYBER RISK MANAGEMENT”

Il cyber-crime, o cyber-criminalità, è uno dei settori in più rapida crescita perché è un modo efficace per le persone con avanzate competenze informatiche per fare soldi. I cyber-criminali sono attratti dall’enorme quantità di denaro che possono ottenere dalla violazione dei dati aziendali fino all’accesso ad informazioni personali.

Nessun contatto fisico, nessun rischio di violenza fisica, nessuno sparo e nessuno spargimento di sangue.
Il volume di attacchi rivolti al settore tecnologico è aumentato del 26% e rappresenta il 19% di tutti gli attacchi digital, rendendolo l’unico settore a comparire nei primi cinque più attaccati in ogni regione geografica (America, Asia, EMEA e Giappone). Tendenza inversa per il settore pubblico. Un settore calato in percentuale e diventato meno prioritario con solo il cinque percento era rappresentato dagli attacchi del governo. Finanza, vendita al dettaglio e produzione sono stati tra i primi cinque settori industriali attaccati in quattro delle cinque regioni analizzate.

La finanza è rimasta il bersaglio numero uno per gli attacchi. L’attacco WannaCry ha stabilito un nuovo standard per la velocità con cui il ransomware si è diffuso, interessando oltre 400.000 macchine e 150 paesi nello spazio di un giorno. Nella totalità dell’EMEA, il 29% del malware era ransomware. Anche la Cina è stata identificata come la fonte del 67% degli attacchi contro l’industria manifatturiera nell’EMEA. Spyware e keylogger sono in cima all’elenco dei malware rilevati a livello globale, con il 26%, con un notevole accanimento contro il settore finanziario. Il principale malware utilizzato contro gli obiettivi in ​​EMEA è ransomware / fakeware e dialer con il 29% degli attacchi attribuiti a questi metodi.

COME CAMBIA L’AUTOMOTIVE

Le evoluzioni della tecnologia rivoluzionano anche il settore automotive, introducendo idee, strumenti e comportamenti talmente nuovi per il settore, da produrre un cambiamento generazionale come mai questo mercato aveva visto prima. L’automotive non è solo tecnologia: è anche un fattore sociale, una questione di stile e di moda, di comportamenti di portata mondiale. Dopo aver esaminato le trasformazioni che coinvolgono il settore ferroviario, ci siamo occupati delle nuove tendenze fondamentali in atto in questo mercato.

Dai clienti che acquistano le polizze ai prodotti sottoscritti, da ciò che viene assicurato ai canali attraverso i quali vengono distribuiti i prodotti e ai tipi di reclami che saranno avanzati: il cambiamento è più certo che mai. Quando si verificò la prima fatalità che ha coinvolto un’auto elettrica Tesla in modalità “pilota automatico” di Tesla, 2 già si posero le domande strategiche ancora oggi valide (e in attesa di risposta!): chi (o cosa) è in definitiva responsabile: il conducente, l’auto o il software?

CRESCONO I DANNI CATASTROFALI: COME PROTEGGERE LE AZIENDE?

I terremoti, come pure l’attività vulcanica, sono fenomeni naturali che al tempo stesso rappresentano gli effetti e le prove più evidenti della dinamica in atto nel nostro pianeta. L’Italia si trova proprio dove la placca africana si infossa e spinge quella eurasiatica, facendo della Penisola un’area ad alto rischio sismico. Infatti oltre il 60% del territorio, di cui il 70% al Sud, è stato interessato da eventi sismici disastrosi. Relativamente all’ultimo secolo, oltre 120.000 sono state le vittime causate dai terremoti e i danni, relativamente agli ultimi 25 anni, sono quantificabili in circa 65 miliardi di Euro (oltre 120.000 miliardi di Lire).

Esistono specifiche polizze per il rischio sismico che permettono alle aziende di garantire la business continuity di fronte al rischio fermo produzione. Il valore e il vantaggio di questa tipologia di assicurazione è il fatto di essere polizze “multirischio” perché attraverso un unico contratto possono essere assicurati rischi molto diversi tra loro come l’incendio, il furto, la responsabilità civile della proprietà e/o della vita privata, l’assistenza, gli infortuni e la tutela legale.

Anche la realtà più solida rischia di essere messa in difficoltà da un evento improvviso come un terremoto. Grazie ad un servizio di analisi e prevenzione del rischio possiamo proteggere le aziende, dalle strutture ai macchinari e alle persone, dai principali danni catastrofali.

CRESCE ANCHE IL WELFARE IN AZIENDA

Il welfare aziendale è un sistema aperto in continua innovazione sia per i vantaggi concreti che offre ai lavoratori, sia per effetto della congiuntura storica generale in cui sono le aziende a farsi carico di servizi di welfare precedentemente erogati da soggetti pubblici come istituzioni centrali ed enti locali. Dai dati del Rapporto Welfare Index PMI 2018 emergono tre priorità per il Paese e per le imprese che possono trovare soluzione grazie al welfare aziendale: salute e assistenza, conciliazione vita e lavoro, giovani, formazione e sostegno alla mobilità sociale.

IL FUTURO DELLE ASSICURAZIONI

In base ai numerosi report che abbiamo esaminato nel 2018, emergono due forti indicazioni per prepararsi ai rischi del nuovo anno:

  1. Rivedere i piani triennali e sfidare il pensiero convenzionale. Nel 2019 i Board dovranno prendere coraggiose scommesse strategiche e fronteggiare l’alto grado di incertezza sistemica: solo così sarà possibile valutare quali shock futuri del mercato – come a la possibile rottura dell’UE – possono colpire le aziende clienti e gli stessi assicuratori.
  2. Essere preparati per una maggiore incertezza del mercato. Gli ultimi anni hanno dimostrato come gli shock siano sempre più imprevedibili. Per questo l’analisi predittiva acquista ancora più valore, perché è finalizzata a migliorare la comprensione del potenziale impatto dei cambiamenti dei tassi di interesse, le variazioni nella domanda dei clienti e altri indicatori di mercato – ma anche la definizione di sistemi di allerta e piani di emergenza, per rafforzare la resilienza nelle strategie aziendali come elemento fondamentale per il successo.

Sono due indicazioni che condividiamo fortemente: l’incertezza e il rischio non si contrastano giocando solo in difesa, ma attaccandoli con l’innovazione e la capacità di assimilarla.

 

Questa è solo una sintesi dei grandi temi che insieme seguito e approfondito per i nostri Clienti nel 2018. Nel nuovo anno investiremo la nostra ricerca per condividere ancora più informazioni utili e applicazioni pratiche delle nuove tecnologie: siamo un Consultative Broker, dunque la nostra vision è guardare oltre la copertura dei danni per offrire una consulenza strategica a 360° per lo sviluppo delle aziende.

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