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Rischio climatico e nuovi modelli di business

Il rischio climatico e le assicurazioni nuovi modelli di business - PCA Consultative Broker
Il rischio climatico e le assicurazioni nuovi modelli di business - PCA Consultative Broker

Secondo le stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, nella sola UE tra il 1980 e il 2017 il danno economico di tipo fisico diretto dovuto a eventi naturali è stato di oltre 557 miliardi di Euro. Le proiezioni future evidenziano come i cambiamenti climatici indotti dall’uomo incrementeranno sia la frequenza sia l’intensità degli eventi estremi, con conseguenti amplificazioni in termini di perdite economiche.

IL RISCHIO CLIMATICO

Le imprese di assicurazione e riassicurazione sono attori “chiave” del sistema economico alla luce della loro funzione tipica di assunzione dei rischi che fornisce protezione a famiglie e imprese, minimizzando gli effetti di eventi non prevedibili (shock absorber), e alla luce del loro ruolo di investitori istituzionali che consente di canalizzare le risorse finanziarie verso investimenti di lungo termine supportando la transizione verso un’economia sostenibile.

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale danno origine a mutamenti strutturali che influiscono sull’attività economica e, di conseguenza, sul sistema finanziario. Nell’ambito dei rischi climatici e ambientali rientrano comunemente i due fattori di rischio principali di seguito elencati.

  • Il rischio fisico indica l’impatto finanziario dei cambiamenti climatici, compresi eventi metereologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione10. Il rischio fisico è pertanto classificato come “acuto” se causato da eventi estremi quali siccità, alluvioni e tempeste, e “cronico” se provocato da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico, perdita di biodiversità, cambio di destinazione dei terreni, distruzione degli habitat e scarsità di risorse11. Tale rischio può determinare direttamente, ad esempio, danni materiali o un calo della produttività, oppure indirettamente eventi successivi quali l’interruzione delle catene produttive.

 

  • Il rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale. Tale situazione potrebbe essere causata, ad esempio, dall’adozione relativamente improvvisa di politiche climatiche e ambientali, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati.

 

VERSO NUOVI MODELLI INTEGRATI DI BUSINESS E DI ASSICURAZIONE

La crescente attenzione verso l’impatto del proprio operato, mossa anche dalle sempre più consistenti spinte regolamentari, ha portato la maggior parte dei player a compiere importanti passi avanti verso modelli di business sostenibili non solo da un punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale. In questo contesto, gli assicuratori possono svolgere il ruolo di catalizzatori, impegnandosi con le imprese di altri settori sia nell’investire direttamente che nel proteggere gli investimenti altrui in un’economia sempre più green. All’indirizzamento del portafoglio verso business sostenibili si affianca la proposta di prodotti assicurativi ESG e la definizione di una governance orientata a politiche a basso impatto. Tra i player assicurativi, l’attenzione è concentrata prevalentemente sulla “E” di ESG (Environmental, Social, Governance), poiché ci si aspetta che il cambiamento climatico avrà l’impatto più grande e immediato sulla performance finanziaria del settore.

In particolare le compagnie di assicurazione iniziano a prevedere nuove coperture, come per esempio: relative ai rischi legati alla produzione di energie rinnovabili in caso di scarso irraggiamento solare, oppure dovuti alla forte intensità e distribuzione delle precipitazioni o del grado di innevamento, relative ai rischi relativi a ondate di calore e siccità nel settore agricolo, o per gli sbalzi delle temperature massime e minime, relative a prodotti anti-inquinamento, come le polizze di responsabilità civile da inquinamento, che prevedono l’indennizzo delle spese per interventi urgenti e temporanei per prevenire o limitare un danno risarcibile.

 

PCA supporta il proprio Cliente nella valutazione del rischio meteo, climatico e ambientale correlato all’esercizio della propria attività, tramite un approfondito checkup ed una consulenza analitica, che consente di raggiungere una corretta consapevolezza e di trasferire il rischio attraverso la stipula di un’assicurazione tailor-made.

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