
Il panorama della sicurezza informatica europea ha vissuto un anno particolarmente critico nel 2024, con un incremento drammatico delle segnalazioni di sinistri cyber che ha raggiunto il 61% rispetto all’anno precedente. Questa escalation rappresenta una delle sfide più significative per il settore assicurativo e per le aziende di ogni dimensione, evidenziando la crescente vulnerabilità del tessuto economico digitale continentale. L’impatto di questa tendenza si riflette non solo sui numeri delle segnalazioni, ma anche sulla complessità e sofisticazione degli attacchi informatici che caratterizzano il nuovo scenario del rischio digitale.
L’escalation dei sinistri informatici in Europa
Questa crescita del 61% delle segnalazioni di sinistri cyber registrata nel 2024 rappresenta un fenomeno senza precedenti che coinvolge tutti i settori economici europei. Questa percentuale indica che i sinistri informatici costituiscono ormai il 28% del numero totale di segnalazioni nel settore assicurativo, trasformando il cyber risk da rischio emergente a minaccia consolidata per la stabilità operativa delle imprese. L’incremento non si limita alle grandi corporation, ma coinvolge in modo trasversale piccole e medie imprese, enti pubblici e organizzazioni private. La digitalizzazione accelerata degli ultimi anni ha esposto una superficie di attacco sempre più ampia, mentre la sofisticazione degli strumenti utilizzati dai cybercriminali ha reso più efficaci e devastanti gli attacchi informatici. La distribuzione geografica dei sinistri mostra particolare concentrazione nei paesi con maggiore digitalizzazione dei processi aziendali, evidenziando come il progresso tecnologico comporti inevitabilmente un aumento dell’esposizione al rischio cyber. Le segnalazioni includono una vasta gamma di incidenti, dai data breach ai blocchi operativi causati da malware, fino agli attacchi di social engineering sempre più raffinati.
Ransomware e minacce via email: i vettori principali degli attacchi
Il ransomware si conferma come una delle minacce più pericolose e in costante crescita, con un aumento del 32% registrato nel corso del 2024. Questa tipologia di attacco, che prevede la cifratura dei dati aziendali in cambio di un riscatto, continua a evolversi sia nelle tecniche di penetrazione che nelle strategie di estorsione, rendendo sempre più complessa la difesa da parte delle organizzazioni target. Particolarmente allarmante risulta l’incremento del 293% degli attacchi cyber veicolati attraverso email, che rappresentano il principale punto di ingresso per la maggior parte delle minacce informatiche. Questa modalità di attacco sfrutta il fattore umano come anello debole della catena di sicurezza, utilizzando tecniche di phishing sempre più sofisticate e personalizzate per aggirare sia le difese tecnologiche che la consapevolezza degli utenti. Gli attacchi via email hanno raggiunto livelli di sofisticazione tali da risultare spesso indistinguibili dalle comunicazioni legittime, utilizzando intelligenza artificiale per personalizzare i messaggi e aumentare le probabilità di successo. La convergenza tra ransomware e attacchi email crea scenari particolarmente dannosi, dove l’apertura di un singolo allegato può compromettere intere infrastrutture aziendali.
L’impatto sul settore assicurativo e regolamentare
Il settore assicurativo sta affrontando una trasformazione radicale nella gestione del cyber risk, con un aumento significativo delle segnalazioni all’Autorità garante della Privacy riguardanti specificamente il comparto assicurativo. Questo incremento riflette non solo la maggiore esposizione del settore stesso agli attacchi informatici, ma anche la crescente consapevolezza della necessità di conformità normativa in materia di protezione dei dati. Le compagnie assicurative si trovano nella duplice posizione di dover proteggere i propri sistemi informatici e contemporaneamente sviluppare prodotti sempre più sofisticati per coprire i rischi cyber dei propri clienti. La sfida principale consiste nel bilanciare la sostenibilità economica delle polizze con la copertura adeguata di rischi in costante evoluzione e sempre più costosi da gestire. L’evoluzione normativa europea in materia di cyber security e protezione dei dati personali ha inoltre introdotto nuovi obblighi di segnalazione e compliance che influenzano significativamente il panorama assicurativo. Le aziende devono navigare in un ambiente regolamentare sempre più complesso, dove la mancata conformità può comportare sanzioni economiche rilevanti oltre ai danni diretti causati dagli attacchi informatici.
Il ruolo strategico delle coperture assicurative e del broker specializzato
In un contesto di crescente complessità e imprevedibilità del rischio cyber, le coperture assicurative rappresentano uno strumento imprescindibile per la protezione finanziaria e operativa delle imprese. Tuttavia, la sola sottoscrizione di una polizza non è sufficiente: è fondamentale che le aziende si affidino al supporto di un broker assicurativo specializzato, capace di interpretare correttamente il profilo di rischio dell’organizzazione e di costruire soluzioni su misura. Il broker non solo facilita l’accesso a coperture adeguate e aggiornate rispetto all’evoluzione normativa e tecnologica, ma svolge anche un ruolo consulenziale nella valutazione del rischio, nella gestione dei sinistri e nella formazione del personale. In particolare, in caso di attacco informatico, il broker diventa un alleato cruciale per attivare tempestivamente le procedure di risposta, interfacciarsi con la compagnia assicurativa e minimizzare l’impatto economico e reputazionale dell’incidente. La collaborazione con un professionista del settore consente inoltre di integrare la copertura assicurativa all’interno di una più ampia strategia di cyber resilience, trasformando la gestione del rischio da reattiva a proattiva.
Incidenti operativi e complessità del panorama cyber
Il 2024 ha evidenziato come gli incidenti operativi abbiano registrato un incremento superiore rispetto agli attacchi cyber tradizionali, suggerendo una diversificazione delle minacce che va oltre i classici attacchi esterni. Gli incidenti operativi includono errori umani, malfunzionamenti dei sistemi, problemi di configurazione e vulnerabilità interne che possono causare danni paragonabili a quelli provocati da attacchi dolosi. Questa evoluzione del panorama del rischio richiede una revisione completa delle strategie di gestione del cyber risk, che non possono più limitarsi alla protezione contro minacce esterne, ma devono considerare l’intera gamma di vulnerabilità operative. La distinzione tra incidenti dolosi e accidentali diventa sempre più sfumata quando gli effetti sui sistemi aziendali e sui dati sensibili risultano equivalenti. La crescente interconnessione dei sistemi informatici amplifica l’impatto di qualsiasi tipo di incidente, trasformando anche errori apparentemente minori in problemi sistemici. Le organizzazioni devono quindi sviluppare capacità di resilienza che contemplino sia la prevenzione che la gestione degli incidenti, indipendentemente dalla loro origine dolosa o accidentale.
Lessons learned e prospettive per la sicurezza digitale
I dati del 2024 confermano che il cyber risk è ormai una componente strutturale del panorama imprenditoriale europeo, richiedendo un impegno costante e risorse adeguate per una gestione efficace. L’incremento del 61% delle segnalazioni di sinistri cyber rappresenta non solo una sfida immediata, ma anche un campanello d’allarme per preparare strategie di difesa ancora più robuste per il futuro. La crescente sofisticazione degli attacchi, combinata con l’espansione della superficie di attacco digitale, richiede un’evoluzione continua delle competenze e degli strumenti di protezione, rendendo la cyber security una priorità strategica per la sostenibilità a lungo termine di qualsiasi organizzazione moderna.
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